Borgogna 2014 - Gruppo Vacanze Calendasco

Menù
Vai ai contenuti
Borgogna 2014
dal 31 maggio al 02 giugno
Pronti per la partenza...

Arrivo a
Vezelay


Vézelay è un comune francese nella regione della Borgogna;
piccolo borgo medievale posizionato su una collina isolata tra le pianure del vicino Parco naturale
regionale del Morvan (sulla strada percorsa dai pellegrini di Santiago di Compostela),
è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

La grande chiesa abbaziale di Sainte Madeleine,
centro di pellegrinaggi medievali

Vézelay si trova all'inizio della via Lemovicense, una delle 4 strade francesi
che fanno parte del Cammino di Santiago di Compostela, utilizzata dai
pellegrini per giungere a Santiago di Compostela, in Galizia, nella Spagna nord-occidentale.
momento di relax

in giro per
Vezelay

Abbazia di Fontenay

L'Abbazia di Fontenay è un'abbazia cistercense, l'edificio venne fondato nel 1118 da Bernardo di Chiaravalle, pochissimi anni dopo che egli era uscito dall'Abbazia di Cîteaux per fondare l'abbazia primigenia di Clairvaux, della quale Fontenay fu una filiazione diretta. Situata in una piccola e boscosa valle a 60 chilometri a nordovest di Digione, l'abbazia di Fontenay raggiunse un alto stato di prosperità nel corso del XII e del XIII secolo. Essa godette della protezione dei re di Francia, ma nonostante questo venne saccheggiata durante la guerra dei cent'anni e durante le cosiddette guerre di religione del XVI secolo.

Più tardi la sua fortuna declinò, fino a che nel 1745 il refettorio venne abbattuto da parte dei monaci. Durante la Rivoluzione francese l'abbazia venne chiusa, per poi divenire una cartiera fino al 1902, posseduta per la maggior parte di questo periodo dalla famiglia Montgolfier.

L'abbazia di Fontenay è una delle più antiche abbazie Cistercensi d'Europa, oltre ad essere una delle meglio conservate; per questa ragione nel 1981 è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Digione

Digione è un comune francese, capoluogo del dipartimento della Côte-d'Or e della regione della Borgogna.
In origine Digione era un "castrum" romano sulla strada fra Lione e Magonza con il nome di Divio.

Nel 1016 il re di Francia Roberto il Pio la diede in feudo al figlio Enrico: nacque così il Ducato di Borgogna con capitale Digione. Finita la dinastia dei Capetingi con Filippo di Rouvre, i sovrani di Francia ripresero il ducato, che però il re Giovanni il Buono assegnò al suo quarto figlio, Filippo l'Ardito, fondatore della dinastia dei Valois (che regnò fino al 1476).

In questo periodo il ducato conobbe un grande sviluppo culturale con i quattro duchi Filippo l'Ardito (1364-1404), Giovanni Senza Paura (1404-1419), Filippo il Buono (1419-1467) e Carlo il Temerario (1467-1476). La scuola artistica di Digione, sorta verso la fine del Trecento fece fiorire un movimento franco-fiammingo attivo nella letteratura, nella musica e nelle discipline figurative. Sotto i re di Francia Digione godette di una certa autonomia amministrativa.

Nei secoli dal XVIII al XIX, Digione, che con la fine della dinastia dei Valois aveva perso d'importanza, si riprese e alla fine del Settecento era giudicata ancora una bella città con case vecchie ma strade larghe, ben pavimentate e munite di marciapiedi, cosa che sembra fosse rara nella Francia del tempo.

Durante la guerra fra Napoleone III e i Prussiani, nel 1871, a difendere Digione accorse anche Giuseppe Garibaldi coi suoi volontari. Nel 1944 fu nuovamente assediata.

in giro per
Digione

Palazzo delle Poste
e Telecomunicazioni

una bella foto
di gruppo

in giro per
Digione


il palazzo
dei Duchi di Borgogna
a sinistra:

   La porte Guillaume del XVIII secolo,
situata in piazza Darcy,
si apriva in corrispondenza delle mura della città.
Venne eretta in onore del principe di Condé.


a destra:
interno del
Museo Rude

Piazza principale di
Autun
Resti di un tempio gallo-romano detto
"tempio di Giano".

Autun
Cattedrale di Saint-Lazare.
Fu costruita nel 1120 per custodire le reliquie di S.Lazzaro d'Aix.
L'esterno è in stile tardo-gotico con frontone romanico
Il timpano del portale romanico del 1130 è l'elemento più prezioso della cattedrale.
Illustra il "Giudizio Universale".
L'interno è in stile romanico borgognone, con decorazioni scolpite.
Le vetrate sono del XIX e XX secolo.
Nel XV secolo fu rifatto il coro in stile gotico.
Nel XVIII secolo furono demoliti alcuni elementi, per dare alla cattedrale un aspetto più barocco.
I monaci fecero ricoprire anche il timpano del "Giudizio Universale" con il gesso,
cosa che lo preservò dallo scempio che molti luoghi di culto subirono durante la Rivoluzione.
Beaune


Fu per lungo tempo, in età medievale (XII-XIV secolo), la residenza preferita dei duchi di Borgogna.
                                                                                                                                                                                                                  Museo del vino
Hospice de la Charitè de Beaune

Costruito nel 1443 da un maestro fiammingo, Jacques Wiscrere su incarico di Nicolas Rolin, cancelliere del Duca di Borgogna Filippo il Buono; ancora oggi è considerato uno splendido esempio di architettura borgognona d’ispirazione fiamminga per l’unione delle facciate gotiche ai tetti multicolori. Costruito per i poveri, nel corso dei secoli ebbe tra i suoi malati nobili e borghesi che con le loro donazioni hanno permesso all’ospedale di ingrandirsi e di arricchirsi di opere d’arte. L’ istituzione è a tutt’oggi molto viva.
Tradizionale è la vendita di vini, prodotti nei vigneti ereditati nel corso dei secoli.

La grande corsia dei poveri
È un salone lungo 50 metri, largo 14 e alto 16, lungo i cui lati erano disposti i letti, con dietro delle cassapanche in cui le suore riponevano gli indumenti degli assistiti; al centro vi erano delle tavole destinate al pranzo dei malati. Inaugurata nel 1452, fu restaurata a partire dal 1875 mantenendo sempre l’arredo medievale.
Château de Pommard

Il Castello di Château Pommard è un riferimento dell’enologia mondiale, con il suo suolo argillo-calcareo del primo giurassico, come lo si trova in tutta la Borgogna ed in parte dell’alsazia, e le sue uve di pinot nero, hanno regalato vini preziosi, quasi leggendari.
alcuni riferimenti storici sono tratti da Wikipedia
Made with WebSite X5
Gruppo Calendasco
Torna ai contenuti